DON GEORGE VIJU



S.E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise ha
nominato don Viju George assistente spirituale del Rinnovamento dello
Spirito Santo. Don Viju George originario dell’India, è stato assistente
diocesano dell’Azione Cattolica, settore giovanile e ACR. Attualmente
è parroco a Cristo Re in Cariati.

CARIATI – CHI È DON GEORGE VIJU, ALLA GUIDA DELLA PARROCCHIA CRISTO RE DAL 23 SETTEMBRE 2019  

 

Don George Viju dal 23 settembre 2019 guida la parrocchia Cristo Re, che include anche la chiesa Madonna di Lourdes di contrada Tramonti e il centro missionario delle Sorelle di Santa Gemma Galgani. Originario dell’India,  è in Italia da quasi 20 anni.

Don George è nato nel 1979 a Kerala; entrato in Seminario a Reggio Calabria quando era rettore Santo Marcianò, attuale Ordinario Militare per l’Italia, nel 2006 si è trasferito nella città del Codex per seguire lo stesso Marcianò, nominato arcivescovo di Rossano-Cariati. Ha proseguito i suoi studi teologici nel seminario regionale San Pio X di Catanzaro e il 21 giugno 2009 è stato ordinato sacerdote a Rossano, dove per un anno ha svolto il ruolo di educatore nel Seminario Arcivescovile. Sempre nel 2009, la nomina di viceparroco della chiesa Matrice di Longobucco e, nel 2010, quella di amministratore parrocchiale delle frazioni Destro, Mango e Ortiano, e di alcune zone del territorio di Cropalati; infine, nel 2011, ha ricevuto l’incarico di amministratore parrocchiale di Longobucco. In diocesi è stato, per 10 anni, assistente diocesano di Azione Cattolica, settore giovanile e ACR.

 Nel periodo del suo ministero a Longobucco, si è fatto apprezzare nell’intera vicaria per il suo impegno nel voler ridare dignità ai luoghi di culto, riuscendo a ristrutturare la chiesa del Destro, con annesso oratorio e ufficio parrocchiale. Nella sua azione pastorale ha coinvolto, in modo particolare, tanti giovani che  hanno collaborato con lui nell’organizzazione di tre edizioni del Presepe Vivente. L’arcivescovo Mons. Maurizio Aloise, nel novembre 2021, lo ha nominato anche assistente spirituale del Rinnovamento nello Spirito Santo.

 



NEWS:

CARIATI – IL NUOVO PARROCO DI CRISTO RE: “HO TROVATO UNA COMUNITÀ ACCOGLIENTE E MATURA NELLA FEDE”
Chi è don George Viju,dal 23 settembre 2019 al posto di don Mosè

di Maria Scorpiniti

CARIATI -Ha iniziato il suo ministero nella parrocchia Cristo Re visitando gli ammalati e le famiglie. È don George Viju,dal 23 settembreamministratore parrocchialedella comunità più popolosa della marina, nominato dall’arcivescovo Giuseppe Satriano al posto di don Mosè Cariati, trasferito a Piragineti. Nel giorno del suo ingresso a Cristo Re, lo ha accompagnato lo stesso Satriano, insieme a molti sacerdoti diocesani; presenti alla solenne cerimonia,i sindaci Giovanni Pirillo di Longobucco,Luigi Lettieri di Cropalati, l’assessore Sergio Salvati di Cariati enumerosi fedeli deidue centri montanidove finoraha operato. Ad accoglierlo, in un clima di festa, l’intera comunità di Cristo Re ele autorità civili e militari, tra cui il maresciallo Lardizzone e il comandante Pm, Patrizia Marino.
Il nuovo sacerdote, sin dai primi giorni, si è fatto apprezzare dai fedeli per il suo fare semplice e diretto, ma, a quanto pare, la stima è reciproca.Dichiara infatti: «Sono arrivato a Cariati con tanta trepidazione,ma ho trovato sin da subito una grande accoglienza e collaborazione, e una comunità parrocchiale adulta, matura nella fede». In queste prime settimane haconosciutoi componenti del Consiglio Pastorale, i gruppi e movimenti, i ministri straordinari dell’eucarestia, i catechisti, il coro del maestro Maringolo, i giovani per i quali, dice,vuole essere “compagno di viaggio”, la Caritas parrocchiale. Ha già avviato le attività del nuovo anno pastorale che sono, assicura don George, in continuità con quelle svolte da don Mosè. Nei giorni scorsi, insieme al nuovo parroco della cattedrale, don Gino Esposito,a Palazzo Venneri ha incontrato gli Amministratori comunali, allo scopo di intraprendere una collaborazione nel settore dei servizi sociale e delle politiche giovanili. Nei prossimi giorni incontrerà le scuole, il mondo dell’associazionismo e le forze dell’ordine.Intanto, chiesa, amministrazione comunale e società civile saranno insieme per le imminenti festività del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, e del6 novembre, festa del patrono San Leonardo.

 

CARIATI – DON GEORGE VIJU, AMMINISTRATORE PARROCCHIALE DI CRISTO RE DAL 23 OTTOBRE 2019

Don George Viju dal 23 settembre 2019 è amministratore parrocchiale di Cristo Re, che include anche la chiesa Madonna di Lourdes di contrada Tramonti e il centro missionario delle Sorelle di Santa Gemma Galgani. Allo stato attuale, non può essere nominato parroco per via della nazionalità indiana, anche se è in Italia da 16 anni. È nato nel 1979 a Kerala (India); entrato in Seminario a Reggio Calabria quando era rettore Santo Marcianò, attuale Ordinario Militare per
l’Italia, nel 2006 si è trasferito nella città del Codex per seguire Marcianò, nominato nel frattempo arcivescovo di Rossano-Cariati. Ha poi proseguito i suoi studi teologici nel seminario regionale San Pio X di Catanzaro e nel 2010 è stato ordinato sacerdote a Rossano, dove per un anno ha svolto il ruolo di educatore nel Seminario Arcivescovile.

Nel 2016 ottiene la nomina di viceparroco della chiesa Matrice di Longobucco, poi quella di amministratore parrocchiale delle frazioni Destro, Mango e Ortiano, e di alcune zone del territorio di Cropalati. Nel periodo del suo ministero a Longobucco, si è fatto apprezzare nell’intera vicaria per il suo impegno nel voler ridare dignità ai luoghi di culto, riuscendo a ristrutturare la chiesa del Destro, con annesso oratorio e ufficio parrocchiale. Nella sua azione pastorale ha coinvolto, in
modo particolare, tanti giovani che hanno collaborato con lui nell’organizzazione di tre edizioni del Presepe Vivente. In diocesi è stato, per 10 anni, assistente di Azione Cattolica.

MESSAGGIO DI DON GEORGE VIJU - 18 maggio - 2020

Cari parrocchiani,
Scrivo questo breve messaggio per esprimervi la mia vicinanza spirituale in questi giorni drammatici, dove ognuno di noi è messo a dura prova. Una prova che è arrivata come un fulmine a ciel sereno, dove nessuno era preparato o aveva un manuale d’istruzione per poterla fronteggiare con successo.
Il mio pensiero va costantemente ai medici e al personale sanitario per lo straordinario lavoro che stanno svolgendo senza sosta e a tutte le famiglie colpite da questo male.
Mi permetto anche di cogliere questa occasione per dirvi fortemente di attenervi alle disposizioni governative per poter risolvere nel minor tempo possibile questa orribile situazione. Ringrazio tutti coloro che, nonostante tutto, mi dimostrano sempre tanta disponibilità e accolgono con affetto sincero le mie necessità.
Quanta solitudine in questi giorni, quanto tempo a disposizione per riflettere. Un tempo che non ha fretta, non ha orologi, non ha appuntamenti sull’agenda. Un tempo che ci sta permettendo di isolarci dal resto del mondo. Un mondo fin ora dominato dal consumismo, dall’egoismo, dalla smania di successo, dalla confusione, dal lavoro interminabile che sottrae tanto tempo alla famiglia. Questo tempo ci sta permettendo di fermarci, ci ha permesso di rompere il frenetico vortice di doveri ed obblighi che ci hanno impedito, per troppo tempo, di alzare gli occhi al cielo, di guardarci negli occhi e di ascoltarci a vicenda. Un tempo che ci fa riscoprire la preghiera. E non dobbiamo dimenticare che nella preghiera siamo tutti uniti. Non siamo separati, ma siamo un solo popolo. Ma questo è anche un tempo che ci fa riscoprire tremendamente fragili. Fragili come una foglia secca d’autunno. Una fragilità di cui non ne eravamo a conoscenza prima ad ora. Questo però non significa cadere nello sconforto. Come cristiani, riscoprirsi fragili significa riconoscersi figli di Dio, bisognosi del suo aiuto. Come San Paolo, dobbiamo comprendere con chiarezza come affrontare e vivere ogni evento, soprattutto nella difficoltà. È proprio nel momento in cui si sperimenta la propria debolezza che si manifesta la potenza di Dio, che non abbandona, non lascia soli, ma diventa sostegno e forza.
In questi giorni dove di tempo libero ce n’è tanto, forse troppo..il SILENZIO è più assordante del solito. La Chiesa e l’oratorio mi sembrano enormi spazi infiniti e senza vita. Ricordo i vostri visi e i vostri sorrisi, vi penso nelle vostre case un pò annoiati e vi immagino nostalgici e preoccupati. Sappiate che siete sempre nelle mie preghiere, soprattutto tutti i bimbi e ragazzi del catechismo. Pensando proprio a loro che mi sono adoperato nei giorni scorsi a curare maggiormente le aule e gli ambienti di ritrovo per tenerli pronti per il loro ritorno. A distanza, sto cercando quando posso di creare una sorta di vicinanza virtuale per farvi sentire meno soli.
Giornalmente celebro mettendo idealmente sull’altare le sofferenze e le speranze di tutti nelle Messe celebrate a porte chiuse. Cerco di rispondere al telefono alle varie vostre necessità cercando un contatto virtuale, ma profondamente reale, con chi ha bisogno e cerca conforto. Lo faccio annunciando il Vangelo in modo diverso, anche sui social. I social eh sì..divenuti ormai una realtà , una nuova forma per dire che il Signore ci è vicino, per incoraggiare tutti a pregare in famiglia.  
Cambiano i tempi e con essi anche il modo di approcciarci. Dobbiamo costantemente adeguarci a questo continuo cambiamento. Sono tempi difficili, profondamente turbati da una incontenibile senso di tristezza e scoraggiamento. Ma nulla dobbiamo temere. Chi ha fede non ha nulla da temere.
Dobbiamo essere forti e uniti, trasmetterci speranza, forza ed entusiasmo.
Io sarò al vostro fianco sempre.
Affidiamo la nostra comunità alla potente intercessione dei nostri Santi Cataldo, Leonardo e Rocco insieme a Maria Santissima, affinché Cristo Re dell’universo ci custodisca ora e sempre.

Il vostro parroco
Don George Viju.
Cariati.
18/03/2020