Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati


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2012 Consegnato il credo alle comunità Neocatecumenali di Cariati e Crotone

Gruppi e Associazioni > Cammino Neocatecumenale

Fonte: “Il Crotonese” martedì 19 aprile 2011- n.45 pag.18

PER DUE COMUNITÀ IL CREDO APOSTOLICO
San Francesco di Crotone e Cristo Re di Cariati
di Maria Scorpiniti

CROTONE - Con il solenne rito della “Traditio Symboli”, le comunità neocatecumenali delle parrocchie di Cristo Re di Cariati e di San Francesco di Crotone hanno ricevuto il “Credo apostolico”, ovvero l’atto di fede che si innalza durante la celebrazione eucaristica e che è uno dei principali simboli delle verità cristiane. La cerimonia di consegna, officiata da don Piergiorgio Santagiuliana, sacerdote della Pia Società San Gaetano, si è tenuta nella città di Pitagora il 13 aprile scorso alla presenza dell’équipe dei catechisti responsabili guidata da Tanino Longo e di circa cento “fratelli” della prima comunità di Cariati e della quarta di Crotone. La funzione si è svolta secondo una prassi che si rifà alla tradizione, antichissima, delle prime comunità cristiane che conferivano ai catecumeni il battesimo in età adulta, dopo un lungo periodo di preparazione. Una tappa significativa, per gli aderenti al cammino neocatecumenale delle due città che, ricevendo dalla Chiesa il compendio della fede cristiana, hanno concluso una delle fasi più importanti prevista dal loro itinerario di preparazione che li porterà, in seguito, anche al rinnovo delle promesse battesimali. Per i fedeli di Cariati e di Crotone la cerimonia ha segnato anche l’inizio di un nuovo tempo, più impegnativo, della durata di circa due anni, in cui dovranno approfondire e studiare tutti gli articoli del Credo e, nel contempo, verranno inviati nelle case della loro parrocchia ad annunciare Cristo Risorto. È tra gli scopi dell’itinerario di formazione, infatti, quello di riportare alla fede tanta gente che l’ha abbandonata. I catechisti responsabili, nel corso della celebrazione, hanno presentato il Credo come la “colonna vertebrale” della fede, incoraggiando i catecumeni a superare il timore di uscire dalle mura dell’edificio di culto per testimoniare la presenza concreta di Dio nella vita di ognuno. Don Piergiorgio, dal canto suo, ha parlato del simbolo apostolico come di un “tesoro grande” capace di portare senso alla vita dell’uomo e che non può rimanere “bloccato” nella tomba, “come Gesù dal masso nel sepolcro”, ma deve essere annunciato con la forza dello Spirito “pur nella fragilità della condizione umana”. Con il successivo invio dei catecumeni nelle case, si concretizzerà, quindi, nelle parrocchie la vera natura del Cammino, quella, cioè, di essere uno strumento di evangelizzazione valido per i tempi moderni, un’esperienza che va al di là degli schemi classici dei gruppi o delle associazioni.Nato in Spagna nella metà degli anni sessanta su iniziativa del pittore Kiko Argüello, di e successivamente del presbitero Mario Pezzi, il cammino neocatecumenale è presente nella diocesi di Crotone dal 1976, in quella di Rossano – Cariati dal 1974.




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