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la statua della Stella Maris nel mare di Cariati

Eventi > 2014

LA STELLA MARIS NEL FONDALE CARIATESE

Nel corso della cerimonia, il maresciallo Paparo della Capitaneria di Porto ha annunciato il suo trasferimento a Bianco

di Maria Scorpiniti

Il fondale del mare cariatese ospita la sua Stella Maris. Una statua raffigurante la Vergine di Loudres, alta 1,5 metri e del peso di una tonnellata, è stata collocata a 10 metri di profondità e alla distanza di due chilometri dalla riva nelle acque antistanti il lungomare, in direzione di un’altra Madonnina, quella dei pescatori, che dalla riva guarda il mare. Un evento singolare per Cariati, quello vissuto domenica 3 agosto, seguito da molti cittadini che hanno scortato la Maria Margherita, l’imponente imbarcazione della famiglia Zolli che ha portato l’effigie, con un corteo di natanti. Prima dell’imbarco alla banchina di Riva del porto, la sacra statua, opera dell’artigiano Giuseppe Russo, ha ricevuto la benedizione dei parroci don Angelo Bennardis, don Mosè Cariati e don Angelo Pisani, i quali hanno affidato alla protezione della mamma celeste i pescatori di Cariati e le loro famiglie, ricordando anche tutti coloro che hanno perso la vita in mare, i cosiddetti “angeli del mare”, e in particolare le vittime del 2013 nel porto di Genova, periti nell’adempimento del servizio. L’iniziativa, fortemente voluta dal comandante della capitaneria di porto Antonio Paparo, che l’ha definita con grande commozione “un sogno che diventa realtà”, è stata realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale, la Lega Navale presieduta da Giovanni Cufari, il Circolo Nautico guidato da Leonardo Rispoli, la Guardia Costiera e la squadra dei subacquei diretta da Domenico Nigro Imperiale, la quale ha provveduto al posizionamento e ancoraggio della statua sul fondale marino. A bordo della Maria Margherita hanno seguito la singolare operazione anche il comandante dei carabinieri Nicodemo Leone, il comandante della polizia municipale Pietro De Luca, il presidente del consiglio comunale e del Gruppo Azione Costiera Cataldo Minò, il sindaco di Pietrapaola Luciano Pugliese, le suore del Centro Eucaristico con la madre superiora suor Carmela Galati e molti cittadini. Tantissima l’emozione che ha accompagnato l’inabissamento della Madonna e l’omaggio a tutte le vittime del mare con la corona di fiori affidata alle acque. Nel corso della cerimonia, anche l’annuncio ufficiale dato dal maresciallo Paparo che lascia Cariati per espletare il suo servizio a Bianco, in provincia di Reggio Calabria. Antonio Paparo, originario di Cirò, sposato con Maria Cristina Azzarà, è conosciuto anche per il suo impegno come volontario nell’Unitalsi; nei cinque anni di permanenza a Cariati ha svolto un servizio qualificato, cercando di regolamentare il settore nel rispetto delle norme europee. Sempre disponibile, ha preso parte agli eventi che in questi anni hanno interessato la cittadina distinguendosi, a fianco della chiesa locale, nell’accoglienza dei profughi sbarcati, per due volte, sulla spiaggia di Cariati.


I NOMI DEI MILITARI VITTIME DELLA TRAGEDIA NEL PORTO DI GENOVA
Questi i nomi dei militari che hanno perso la vita il 7 maggio 2013, nel porto di Genova in seguito all’urto accidentale della nave Jolly Nero alla torre del porto: Daniele Fratantonio, guardia costiera di 30 anni, di Rapallo; il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; Michele Rabazza, 41 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Sergio Basso, 50 anni, genovese dipendente della Rimorchiatori Riuniti; Marco De Candusso, 35 anni, ex comandante del porto di Lavagna; Giuseppe Tusa, il sottocapo di seconda classe, 30enne originario di Milazzo;Potenza, 56 anni, telefonista; Francesco Cetrola, 37 anni, militare della Guardia Costiera, Gianni Jacoviello, 35 anni, della Capitaneria di La Spezia. Iacoviello era stato in prima linea il 13 gennaio 2012 nei soccorsi alla Costa Concordia al Giglio.



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