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larcivescovo marciano nominato ordinario militare ditalia

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L’ARCIVESCOVO MARCIANÒ NOMINATO ORDINARIO MILITARE D’ITALIA

di Maria Scorpiniti

Papa Francesco lo ha designato Ordinario Militare d’Italia. Monsignor Santo Marcianò, 53 anni, reggino, per questa nuova missione dovrà trasferirsi a Roma, lasciando vacante la sede arcivescovile di Rossano- Cariati, alla cui guida spirituale è stato posto dal 2006, anno della sua ordinazione episcopale. L'importante incarico lo eleva al grado di generale di corpo d'armata, indosserà le stellette sulla tonaca e avrà la responsabilità di tutti i cappellani militari che assistono spiritualmente le truppe italiane in missione di pace nel mondo. La notizia, ufficializzata al clero e ai fedeli riuniti il 10 ottobre nella Cattedrale di Rossano, in contemporanea con l’annuncio dato a Roma, era già nell’aria e, se da una parte ha destato commozione e orgoglio per il meritato riconoscimento, accolto come “espressione della volontà di Dio”, dall’altra ha suscitato sentimenti di smarrimento nell’intera comunità diocesana che si vede privata del suo pastore e la Calabria di uno dei suoi figli migliori. La nomina viene disposta, su designazione dell’autorità ecclesiastica, con un decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio, di concerto con il Ministero dell’Interno e della Difesa. Marcianò prende il posto dell’arcivescovo Vincenzo Pelvi, che ha concluso il suo mandato dopo sette anni ed era subentrato al cardinale Angelo Bagnasco, attuale presidente della Cei. Il più giovane vescovo d’Italia, in questi anni, si è distinto per aver riorganizzato la diocesi e per la particolare attenzione verso la pastorale giovanile. Sono state molte le occasioni e i momenti formativi che hanno visto i giovani protagonisti. Sempre in prima fila quando si è parlato di diritti e di legalità. È stato a fianco alla gente, a Cariati, in difesa dell’ospedale, a Rossano contro la soppressione del tribunale, a Corigliano contro lo sfruttamento della prostituzione, ma ha fatto sentire la sua voce sulla pericolosità della Ss 106 e per denunciare situazioni di degrado. Ha attivato alcuni servizi- segno: le mense per gli indigenti, i centri di prima accoglienza e la casa per ragazze madri di Rossano. Dopo appena due anni dal suo insediamento, ha avviato la causa di beatificazione del Servo di Dio don Alessandro Vitetti, il sacerdote cariatese “maestro di anime”.
In queste ore, sono tantissimi gli attestati di stima. Carlo Parisi, segretario dei giornalisti della Calabria, ha dichiarato: “La prestigiosa nomina premia le virtù pastorali di un grande servitore del Vangelo di Gesù Cristo, ma anche la sua preziosa opera di grande comunicatore di amore e di speranza. Con monsignor Santo Marcianò, l’arcivescovo giornalista - ha proseguito Parisi, che è pure vicesegretario nazionale della Fnsi - le Forze Armate avranno un vero pastore che, grazie alle sue straordinarie virtù, animate dai più grandi valori di fede e speranza, saprà sempre indicare la via della pace. Papa Francesco, sceso più volte e manifestamente in campo contro la guerra, il commercio e la proliferazione delle armi, non avrebbe potuto fare scelta migliore”. Anche Cosimo Bruno, presidente del Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide”, di cui il presule è socio onorario, asserisce che si tratta di un riconoscimento di prestigio “per le sue straordinarie doti umane e pastorali e che fa onore alla Calabria di cui è figlio eccellente”.
Santo Marcianò è nato a Reggio Calabria nel 1960, si è laureatoEconomia e Commercio all’Università di Messina nel 1982 e, conclusi gli studi al Pontificio Seminario Romano Maggiore di Roma,1987 ha conseguito il Baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense e nel 1990 il dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Ateneo “S. Anselmo”. Sacerdote dal 1988, dal 6 maggio 2006, a soli 46 anni, è arcivescovo di Rossano - Cariati. Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine e al Sindacato Giornalisti della Calabria dal 1992, oltre che all’Ucsi Calabria, Marcianò è stato direttore responsabile della rivista “Euntes Ergo” e del mensile “Con Gesù nella notte”.È autore di libri e numerosi articoli di carattere liturgico-pastorale e vocazionale.



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