Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati


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CARIATI. il servo di Dio don Vitetti a cento anni dalla nascita

Beatificazione Don Vitetti

Celebrato il centenario
CARIATI: CHIESA IN FESTA PER DON VITETTI

( “Il Quotidiano del Sud” 15 ottobre 2015) di Maria Scorpiniti

CARIATI – Una carità capace di incidere nel tessuto sociale e ecclesiatico, un prete che nella sua vita non ha fatto rumore, ma è stato l’espressione di chi si è incontrato veramente con il Signore. E non si diventa Santi per i titoli di carriera, ma per il servizio alla carità vissuto nel silenzio e nella semplicità. Sono, questi, alcuni passaggi dell’omelia di monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo della diocesi di Rossano-Cariati, pronunciata lunedì sera nella cattedrale di Cariati gremita di fedeli in occasione del centenario della nascita del Servo di Dio don Alessandro Vitetti, il sacerdote e maestro di anime nato a Cirò nel 1915 e vissuto a Cariati dal giorno della sua ordinazione presbiterale, avvenuta nel 1940. Alla solenne celebrazione erano presenti i nipoti, il sindaco di Cirò, Mario Caruso, il sindaco di Cariati Filippo Sero e di Terravecchia Mauro Santoro, tutto il clero diocesano.
Monsignor Satriano, che ha celebrato con lo stesso calice appartenuto a don Vitetti, ha ricordato la figura del sacerdote che ha ricoperto anche incarichi prestigiosi: vice rettore del locale seminario vescovile, docente di latino e greco e direttore spirituale dei seminaristi; Cancelliere della Curia Vescovile sotto l’episcopato mons. Faggiano, accompagnatore del vescovo Orazio Semeraro durante i lavori assembleari del Concilio Vaticano II. Don Alessandro svolse pure un’intensa attività di predicazione in convegni diocesani e corsi di esercizi spirituali, fu assistente diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e dei Laureati Cattolici, nonché delegato diocesano dell’Apostolato della Preghiera e per le Missioni. Dai biografi è stato definito “il girovago di Dio” per lo zelo missionario che lo portava a raggiungere ovunque le tante anime che a lui si affidavano. Innalzato agli onori degli altari, dopo qualche anno dalla sua morte, avvenuta nella cittadina ionica il 24 febbraio 1995, è iniziata la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione, che si è conclusa nel 2011 con l’invio del materiale raccolto alla Congregazione per le Cause dei Santi, in Vaticano.



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