Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati


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Vescovo: Ospedale 04-05-2010

L'arcivescovo > Maricianò 2009-2014 > Visita Pastorale

Carissimo Sig. Sindaco,
le cronache dei giornali di questi ultimi giorni hanno sottolineato la sua decisione di iniziare uno sciopero della fame per sollecitare l’attenzione sul destino dell’ospedale di Cariati. Nel nostro colloquio telefonico ho avuto modo di esprimere la mia preoccupazione per la sua salute, ma ho voluto anche manifestare tutta la mia vicinanza, la solidarietà e la condivisione di una causa vitale, come è quella dell’Ospedale, che tocca i bisogni primari della nostra gente.
Da tempo la preoccupazione per il futuro di questo importante centro sanitario preoccupa gli abitanti di Cariati e del suo circondario, gli operatori dello stesso ospedale e tutti gli amministratori locali. La nostra Chiesa diocesana ha manifestato in più occasioni la sua vicinanza e la condivisione di una preoccupazione che coinvolge davvero tutti. A più riprese il nostro giornale diocesano “Camminare Insieme” ha scelto di ospitare contributi che hanno voluto porre al centro dell’attenzione una riflessione approfondita circa le scelte politiche nel campo della sanità e dei servizi al cittadino. In occasione della visita pastorale, lo scorso 4 maggio, assieme agli operatori dell’Ospedale ho avuto modo di ribadire la convinzione che le necessarie riforme nel campo della sanità e la legittima preoccupazione nell’evitare sprechi e razionalizzare le risorse, non possono mai giustificare scelte che finiscono per privare la gente di servizi essenziali. Durante l’incontro con l’amministrazione comunale di Cariati, avvenuto il 24 marzo scorso, occasione in cui sono stato accolto con grande cordialità da lei e da tutti i consiglieri, ho avuto modo di ribadire come le scelte politiche che toccano il mondo della sanità «colgono i cittadini proprio nelle fragilità più importanti e spesso più quotidiane. C’è una crisi dello Stato sociale che si lega ad un incerto cammino verso nuove impostazioni, col pericolo di far pagare ai soggetti più deboli la carenza di risorse, nell’illusione che il mercato basti a soddisfare ogni esigenza di equità e solidarietà».
Mi rendo perfettamente conto della necessità di riforme coraggiose e serie che frenino gli sprechi e consentano di avere una sanità capace di essere al passo con gli standards europei, cammino sul quale sembra voglia porsi l’attuale governo regionale. Credo, tuttavia, che ospedali come quello di Cariati che nel territorio emergono per qualità dei servizi, competenza professionale e attenzione ai malati, debbano poter conservare quei servizi essenziali che, in un rapporto di complementarietà con ospedali più grandi, possono continuare a dare risposta ai bisogni quotidiani e immediati della gente.
Rinnovandole la mia vicinanza e la mia solidarietà, la saluto con affetto nella speranza che queste nostre attese possano avere la giusta comprensione all’interno delle delicate e importanti scelte della politica sanitaria regionale.




XSanto Marcianò

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L'ARCIVESCOVO MARCIANÒ IN VISITA PASTORALE ALL'OSPEDALE DI CARIATI

di Antonio Capano
direttore Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesano

Nel quadro del suo viaggio pastorale l’Arcivescovo Santo Marcianò martedì scorso s'è recato all'ospedale di Cariati intrattenendosi cordialmente con gli operatori sanitari e i malati.

All’arrivo è stato accolto con i saluti del cappellano, don Angelo Bennardis, del direttore sanitario, dr. Michele Caligiuri, del dr. Nicola Cosentino, responsabile del reparto di cardiologia e del rappresentante dell’associazione AVO Danilo Ferigo. Nei vari interventi è stata delineata la storia del nosocomio cariatese ed evidenziata l’importanza che esso ha avuto nel territorio sia sotto il profilo sanitario che socio-economico. Sono state poi illustrate le difficoltà ed i disagi cui oggi vanno incontro i malati e le loro famiglie dopo i tagli e le chiusure dei reparti (chirurgia, ostetricia, pediatria), soprattutto perché non sono stati predisposti servizi alternativi. Rispondendo ai saluti, Mons. Marcianò ha espresso vicinanza e solidarietà a quanti, sanitari o pazienti, affrontano la difficile situazione organizzativa che attualmente caratterizza la sanità. “La Diocesi di Rossano-Cariati – ha detto l’Arcivescovo – è fortemente impegnata nella difesa del diritto alla salute come parte del più generale diritto alla vita. Diritti fondamentali che occorre promuovere e garantire a tutti, senza distinzioni o condizioni. La sanità – ha poi sottolineato – non deve essere governata con le sole regole e leggi dell’economia, perché salute e vita non hanno prezzo. Tanti sprechi vanno eliminati ma non è togliendo servizi essenziali alle persone che si risolvono i problemi. Questo territorio ha diritto ad avere il suo ospedale, funzionale e adatto a dare risposte ai bisogni della popolazione; esso, in una visione moderna, deve sicuramente collegarsi e integrarsi con tutti gli altri presidi della zona e anche – quando sarà realizzato – con l’ospedale della sibaritide. Infatti, non ci può e non ci deve essere – ha proseguito Mons. Marcianò – contrapposizione tra strutture, ma ognuna, con le proprie specifiche funzioni, deve contribuire a realizzare una sanità migliore a tutela della salute e della vita. Siamo dalla parte dei cittadini che chiedono impegni concreti per migliorare il livello qualitativo dei servizi e non per operare tagli indiscriminati che aggiungono disagi senza risolvere i problemi”. Dopo aver visitato tutti i reparti ospedalieri, Mons. Marcianò si è poi diretto verso il Distretto sanitario dove, in un’autentica cornice di festa, è stato accolto dal Direttore Dott. Perri Pietr. e dai dott.ri Pasquale Grillo, Raffaele Franzè e Jovanna Izzo. Anche qui l’Arcivescovo ha voluto visitare tutti i locali ed ha avuto con ognuno dei dipendenti un breve scambio di battute. Ha molto apprezzato l’accoglienza ed è stato attento alla descrizione delle attività distrettuali, in particolar modo del Poliambulatorio Specialistico che vanta dodici specialità e 18 medici specialisti. “Tutto ciò che non è ospedaliero viene organizzato e espletato nel distretto”, gli è stato spiegato destando vivo interesse, tanto che nel discorso tenuto Mons. Marcianò ha auspicato la persistenza della realtà distrettuale e il suo potenziamento sul territorio. Infine, nella sala convegni, il direttore distrettuale, a nome di tutti i dipendenti, ha consegnato al Vescovo una targa ricordo della visita.



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