Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati


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La Cattedrale

La Cattedrale

LA CATTEDRALE “SAN MICHELE ARCANGELO”
di Franco e Romano Liguori

La Cattedrale di Cariati, di fondazione medioevale e originariamente intitolata a S. Pietro, così come si presenta attualmente, è un edificio sacro in stile neoclassico, frutto di radicali lavori di ristrutturazione e di ampliamento eseguiti intorno alla metà del sec. XIX dal protomaestro Carmine Ruggero, su disegno dell’architetto napoletano Orazio Dentice.
Fu il vescovo di Cariati Nicola Golia (1839 -1873) a volerne la trasformazione da modesta chiesa in sontuoso tempio neoclassico, e fu lui a inaugurare il ricostruito edificio sacro nell’ottobre del 1857, confermandone la dedicazione a S. Michele Arcangelo, voluta nel 1741 dal vescovo Carlo Ronchi. La facciata è caratterizzata da un pronao a forma di tempio prostilo, con colonne in muratura poggianti su alti basamenti in pietra, sormontato da un timpano scandito da arcatelle cieche a tutto sesto. L’interno, a forma basilicale, è costituito da tre navate divise da 12 massicce colonne binate in stile ionico. In ciascuna navata laterale si trovano tre altari rivestiti di marmo nel 1898 per interessamento del vescovo Giuseppe Barillari. La navata di destra termina con la cappella dedicata a S. Cataldo, con altare in marmi policromi, eretta dallo stesso Barillari. Di particolare interesse è pure la cappella del SS.mo Sacramento dotata di un artistico altare marmoreo, di gusto barocco, opera di scuola napoletana del ‘700. Al centro del presbiterio si erge l’altare maggiore decorato a tarsie policrome, donato alla cattedrale nel 1880 dal vescovo Giuseppe Antonio Virdia. Sul predetto altare, in una cornice di stucco, è posta una tela raffigurante l’Assunzione di Maria Vergine, opera del pittore calabrese Raffaele Aloisio (1863). Ai lati del presbiterio sono collocati gli stalli di un prezioso coro ligneo settecentesco, intagliato e decorato in stile barocco da Girolamo Franceschi da Serra San Bruno (1755-1759). Sul cielo della volta della navata centrale, finemente decorata a stucco, è il dipinto murale a tempera raffigurante S. Michele Arcangelo che scaccia Lucifero e gli angeli ribelli dal Paradiso, opera eseguita nel 1912 dal pittore napoletano Luigi Taglialatela. Accorpato alla chiesa si erge sulla destra il campanile seicentesco, a forma quadrangolare, fatto costruire nel 1649 dal vescovo Francesco Gonzaga.
Interessante anche la
cupola ottocentesca, rivestita con mattonelle maiolicate policrome, che svetta sull’abside ottagonale dell’edificio sacro e caratterizza tutte le vedute panoramiche del centro storico.



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